Tra i vari trattamenti utilizzati nel campo dermo-estetico rientra il peeling chimico, molto utile per contrastare ed eliminare inestetismi di varia natura, oltre che per trattare diverse tipologie di affezioni cutanee.
In pratica, il peeling chimico consiste in un’esfoliazione chimica della pelle che permette di favorire il ricambio cellulare; il tutto avviene con l’utilizzo di appositi esfolianti chimici, come l’acido piruvico, che devono essere maneggiati solo da personale esperto. Infatti, il peeling chimico, in base al tipo di inestetismo e/o disturbo che si deve trattare, può essere eseguito sia all’interno di centri estetici qualificati, sia in regime ambulatoriale da personale medico.
Da sottolineare che il trattamento eseguito presso i centri estetici è sicuramente meno profondo rispetto a quello effettuato a livello dermatologico, quindi per i casi più gravi e/o particolari è sempre meglio rivolgersi a personale medico.
A cosa serve il peeling chimico?
Il peeling chimico è, come accennato, un’esfoliazione della pelle a base di agenti chimici. La sua esecuzione permette di trattare diverse zone del corpo e di agire in presenza di:
- rughe o danni cutanei causati da un’eccessiva esposizione al sole;
- rughe verticali intorno alla bocca, tipiche dei fumatori;
- rughe della palpebra superiore;
- cicatrici da acne o varicella;
- cicatrici superficiali del viso;
- macchie cutanee;
- lentiggini;
- smagliature;
- melasma;
- rosacea;
- cheratosi;
- psoriasi;
- dermatite seborroica;
- acne;
- verruche.
Prima di procedere, è opportuno che il paziente esegua una visita preliminare con il medico di riferimento per accertarsi che il peeling chimico sia esente da rischi.
Tipi di peeling chimico
Esistono diverse tipologie di peeling chimico, che si distinguono in base alla profondità alla quale vengono eseguiti:
- peeling chimico molto superficiale, che esfolia appunto lo strato più esterno della pelle ed è utile per ridurre l’opacità cutanea;
- peeling chimico superficiale, che agisce in modo leggermente più profondo arrivando allo strato basale dell’epidermide ed è efficace nel trattamento di cicatrici, rughe superficiali e iperpigmentazione;
- peeling chimico medio, che agisce a una profondità media a livello dell’epidermide e del derma papillare ed è indicato in presenza di cicatrici da acne e varicella, rughe mediamente profonde, melasma e acne papulo-pustolosa;
- peeling chimico profondo, che raggiunge gli strati più profondi della pelle giungendo fino al derma reticolare ed è efficace nel trattamento di rughe e cicatrici abbastanza profonde.
La profondità di esecuzione del peeling chimico dipende, quindi, da tre fattori principali: il tipo di inestetismo/disturbo da trattare, il tipo di esfoliante chimico impiegato e la sua concentrazione. Tra gli esfolianti maggiormente impiegati rientra l’acido piruvico.
Peeling chimico con acido piruvico
L’acido piruvico è un esfoliante chimico di media profondità, molto versatile e ampiamente utilizzato per il trattamento di acne, macchie scure della pelle e invecchiamento cutaneo.
Grazie alle sue piccole dimensioni, riesce a penetrare facilmente tra i cheratinociti più superficiali della pelle, andando a uniformare sia la luminosità che il colorito cutaneo. Appena giunto nel derma papillare, quindi, l’acido piruvico scatena una lieve reazione infiammatoria, chiamata eritema da vasodilatazione, e stimola la formazione di nuove fibre di collagene.
Proprio per il suo effetto schiarente, l’acido piruvico è spesso contenuto in dermocosmetici utilizzati per il trattamento del cloasma insieme ad altri acidi naturali, così come in prodotti specifici per l’acne. All’interno delle creme anti-età, invece, svolge un effetto peeling sull’epidermide e un’azione stimolante sul derma.
Solitamente, l’acido piruvico si rivela maneggevole e ben tollerato, ma più è alta la sua concentrazione e più può essere irritante. Ciò significa che se in regime ambulatoriale e da parte di personale medico viene utilizzato in percentuali molto alte, che si aggirano intorno al 40%, nei centri estetici la sua concentrazione è più limitata per evitare danni cutanei ed effetti collaterali.
Inoltre, il peeling chimico con acido piruvico è severamente vietato durante la stagione estiva e, a fine trattamento, è molto importante applicare una crema solare con alto fattore di protezione.
Come si esegue il peeling chimico?
Ribadendo che il peeling chimico deve essere sempre eseguito da personale esperto e qualificato, onde evitare spiacevoli inconvenienti, la procedura è abbastanza semplice: sulla cute asciutta e pulita si applicano uno o più esfolianti chimici miscelati tra loro tramite un pennello con setole morbide, per poi lasciarli agire per un tempo che varia a seconda della sostanza utilizzata, dalla sua concentrazione e dal tipo di inestetismo da trattare.
Terminato il tempo di posa, l’esfoliante o la miscela di esfoliante viene rimossa e la pelle viene accuratamente pulita. Infine, si possono applicare prodotti con azione idratante o appositamente formulati per potenziare gli effetti del peeling chimico.
Quanto dura una seduta di peeling chimico?
Una seduta di peeling chimico dura, in genere, tra i 30 e i 40 minuti; le tempistiche possono variare in base alla superficie della pelle e all’inestetismo/disturbo da trattare.
Il peeling chimico ha effetti collaterali?
Il peeling chimico è tendenzialmente un trattamento sicuro, ma per far sì che tutto vada a buon fine è indispensabile che sia eseguito solo da personale esperto. Detto ciò, non è comunque esente da effetti indesiderati, che possono manifestarsi in base:
- alla profondità alla quale è stato eseguito il peeling;
- al tipo di esfoliante chimico impiegato;
- alla sensibilità del paziente.
Tenendo conto di questi fattori, le reazioni avverse più comuni sono:
- bruciore;
- arrossamento;
- irritazione.
Questi effetti collaterali sono abbastanza normali, quindi la loro comparsa non deve creare inutili allarmismi. Dovrebbero risolversi spontaneamente e in breve tempo ma, se ciò non dovesse avvenire, è opportuno contattare chi ha eseguito il trattamento.
Da tenere sotto controllo, invece, effetti indesiderati meno comuni, come infezioni e comparsa di cicatrici.
Il peeling chimico ha controindicazioni?
In genere no, il peeling chimico è un trattamento estetico abbastanza sicuro (se eseguito da mani esperte); tuttavia, è controindicato nei seguenti casi specifici:
- donne in gravidanza o in fase di allattamento;
- pazienti con la pelle scura;
- pazienti che manifestano lesioni della pelle;
- pazienti affetti da patologie della pelle come Herpes o dermatite;
- pazienti sottoposti a trattamenti di chemioterapia o radioterapia;
- pazienti sieropositivi.
Inoltre, è sempre opportuno riferire al medico eventuali terapie farmacologiche in corso, in modo da valutare se possano esserci interazioni e accertarsi che l’esecuzione del peeling chimico non causi alcun effetto indesiderato.