Tra i principali obiettivi della medicina estetica rientra indubbiamente la lotta contro i segni del tempo, come rughe d’espressione e inestetismi cutanei. I trattamenti finalizzati a questo sono numerosi e possono essere più o meno invasivi: se, infatti, il trattamento di prima scelta per ottenere il massimo risultato è il lifting, che consiste in un vero e proprio intervento chirurgico, non sempre i pazienti sono disposti a ricorrere al bisturi per migliorare il proprio aspetto.
Per fortuna, la medicina estetica propone anche trattamenti non invasivi e, soprattutto, non chirurgici che, nonostante facciano a meno del “taglia e cuci”, garantiscono comunque risultati apprezzabili. Questi lifting non chirurgici, di grande tendenza negli ultimi anni, prendono il nome di fili di biostimolazione e fili di trazione.
Queste due opzioni, che si pongono come alternativa ai trattamenti a base di bisturi, sono in grado di offrire al paziente risultati visibili e duraturi tramite semplici iniezioni. Di conseguenza, la procedura è meno invasiva e traumatica, consente una ripresa immediata, non lascia cicatrici e – cosa non meno importante – ha dei costi decisamente più accessibili rispetto ai lifting tradizionali.
Ecco perché chiunque decida di sottoporsi a un trattamento di bellezza per migliorare il proprio aspetto non dovrebbe mai sottovalutare i vantaggi dei fili di biostimolazione e/o trazione.
Cosa sono i fili di trazione e come funzionano?
I fili di trazione consistono in fili, appunto, in grado di sollevare i tessuti interessati dando vita a un effetto lifting immediato: distendono le rughe e, grazie ai loro componenti, hanno un’azione biostimolante.
Esistono diverse tipologie di fili di trazione, riassorbibili e non riassorbibili, e composti da materiali differenti. Tendenzialmente, i medici estetici optano per i fili di trazione a base di acido polilattico, una sostanza riassorbibile e biocompatibile, ma anche di acido glicolico, PDO-polidiossanone e caprolactone associato all’acido polilattico. Sono tutti biostimolanti che sfruttano sia la trazione dei fili per sollevare la cute, sia la reazione fibrotica che la pelle crea intorno al filo stesso.
In particolare, l’acido polilattico ha la capacità di favorire e stimolare la produzione di collagene di tipo I che, a sua volta, è in grado di sostenere la pelle e renderla più tonica. Ovviamente, i fili con acido polilattico non sostituiscono il lifting tradizionale, ma sono indicati per coloro che desiderano aumentare il volume della pelle che, con gli anni, ha perso tono ed elasticità.
In pratica, l’effetto lifting è immediato. A richiedere più tempo è la biostimolazione, ma con un po’ di pazienza è possibile ottenere una pelle più morbida, tonica, levigata e luminosa.
Come si esegue il trattamento con fili di trazione?
Prima di procedere con il trattamento, il medico estetico traccia delle linee sulla pelle in modo da sapere con esattezza dove intervenire; dopodiché il filo di trazione viene inserito tramite un ago-guida molto sottile e, una volta dentro, viene tirato verso l’alto in modo da ottenere il risultato che si desidera. Infine, le ancore (o spine) si aggrappano alla cute così da trazionarla per bene e il filo che rimane fuori viene accuratamente tagliato.
I fili di trazione servono, quindi, a sollevare la pelle flaccida. Nello specifico, sono utili nel trattamento di:
- zigomi;
- zona mandibolare;
- sopracciglia;
- zona del collo;
- interno braccia;
- cosce;
- addome;
- glutei;
- seno.
Ancora prima di iniziare, il medico potrebbe iniettare un po’ di anestetico nella zona da trattare per ridurre al minimo il fastidio percepito dal paziente. L’effetto trazione, poi, dura circa 8-12 mesi, ma le tempistiche possono variare e la procedura si può ripetere più volte.
A fine trattamento, il paziente può tornare alla sua routine quotidiana, ma è importante che si astenga dall’attività fisica per almeno 3 settimane e che eviti di massaggiare eccessivamente la zona trattata e di sottoporsi a saune, lampade solari e tutto ciò che origini calore.
I fili di trazione hanno effetti collaterali?
Il trattamento con fili di trazione è una procedura non chirurgica, quindi non sussistono vere e proprie complicanze. Tuttavia, possono verificarsi effetti collaterali lievi e passeggeri, come:
- ecchimosi, che compaiono subito dopo il trattamento e spariscono nell’arco di qualche giorno;
- asimmetrie, che si risolvono spontaneamente in poco tempo.
Per prevenire l’insorgenza di questi fastidiosi effetti collaterali e garantire il massimo risultato sperato, è importante che i fili di trazione vengano inseriti rispettando specifici requisiti:
- il medico che esegue il trattamento deve essere specializzato in medicina estetica e deve aver maturato esperienza in questo campo;
- l’ambiente in cui avviene il trattamento deve essere idoneo, oltre che rispettoso delle norme igienico-sanitarie;
- il paziente deve essere informato preventivamente sulle regole da seguire nel post-trattamento.
Quest’ultimo punto è a dir poco fondamentale, perché solo attenendosi alle indicazioni del medico è possibile accelerare i tempi di guarigione e ottenere i risultati sperati. In particolare, è opportuno che il paziente:
- assuma un comune antibiotico, se prescritto dal medico;
- eviti ulteriori trattamenti estetici;
- stia alla larga da fonti di calore;
- dorma con la testa leggermente rialzata;
- applichi del ghiaccio per prevenire la comparsa di lividi localizzati;
- si astenga dall’attività sportiva per alcune settimane.
Cosa sono i fili di biostimolazione e come agiscono?
A differenza dei fili di trazione, i fili di biostimolazione non sollevano la pelle che ha ceduto nel corso del tempo, ma promuovono la formazione di collagene ed elastina, due sostanze che permettono di migliorare visibilmente la compattezza e la vitalità della pelle.
I fili di biostimolazione sono totalmente riassorbibili, ma il loro effetto non è immediato; bisogna, infatti, attendere circa 3-4 mesi per notare i primi miglioramenti sulla zona trattata. Il loro principale vantaggio risiede nel fatto che sono più semplici da inserire rispetto ai fili di trazione e che il trattamento risulta più veloce e decisamente meno invasivo.
Dopo l’inserimento, i fili di biostimolazione restituiscono tono alla pelle flaccida e questo grazie sia all’azione stimolante delle sostanze di cui sono composti, sia a un meccanismo di riparazione dei tessuti che la pelle innesca a seguito di qualsiasi “trauma”.
Come si esegue il trattamento con i fili di biostimolazione?
Il procedimento previsto dal trattamento con fili di biostimolazione è molto simile a quello dei fili di trazione: i fili in questione vengono introdotti tramite aghi sottilissimi e impercettibili nella cute e posizionati in modo da creare una sorta di rete sottodermica. La procedura non richiede l’anestesia e non comporta tagli, né cicatrici.
Una volta inseriti, i fili mantengono la loro resistenza per circa 60-80 giorni, mentre nel corso degli 8-12 mesi successivi vengono totalmente riassorbiti. La loro dissolvenza è molto graduale e questo favorisce la formazione di nuovo collagene e di nuova elastina, che vanno a rinforzare e sostenere i tessuti.
I risultati si possono notare dopo 4 settimane: la pelle appare migliorata, più elastica e vitale, le rughe si appianano e il tono cutaneo aumenta.
I fili di biostimolazione hanno effetti collaterali?
Il trattamento con fili di biostimolazione prevede una procedura non chirurgica e tendenzialmente indolore. Le complicanze sono pari a zero, ma è possibile che insorga qualche effetto collaterale come:
- gonfiore;
- rossore;
- prurito;
- sensibilità.
Per prevenire questi disturbi, al paziente è consigliato di evitare di esporsi al sole e di non avvicinarsi troppo alle fonti di calore.