Ansia sintomatica, fondamentale conoscere i sintomi e cause
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L’ansia è un disturbo sempre più presente nelle società contemporanee tanto da poter dire che è diventato sempre più difficile incontrare persone che non si sentano almeno in parte in uno stato di ansia e stress. Talvolta però l’ansia può diventare debilitante ed esprimersi anche attraverso dei malesseri fisici: si parla in questo caso di ansia sintomatica.
I sintomi dell’ansia possono inibire la gioia di vivere e prendere il sopravvento su ogni pensiero e stato mentale. In situazioni simili medici e psicologi hanno diagnosticato il disturbo d’ansia generalizzato, laddove si vive in uno stato continuo di ansia e preoccupazione.
Sintomi d’ansia
Un forte stato di ansia e preoccupazione, oltre a danneggiare il benessere psicologico, influenza negativamente anche quello fisico.
Non di rado chi soffre di ansia presenta anche diversi sintomi fisici come:
- tensioni muscolari e mal di schiena
- mal di testa
- mancanza di energia
- nausea e problemi digestivi
- tachicardia
- difficoltà a dormire sudorazione eccessiva
- vertigini
- tremori
- sensazione di avere un peso sul cuore
- difficoltà a respirare
- frequente bisogno di urinare
- difficoltà di rilassarsi
- iperattività o procrastinazione
- difficoltà di concentrazione
- irritabilità
- depressione
Sono riscontrabili sintomi (disturbi neurovegetativi) anche a livello psicologico in seguito all’attivazione del sistema nervoso autonomo, ossia quello simpatico e parasimpatico che sfugge al controllo della volontà della persona.
L’ansia si manifesta a livello psicologico con i seguenti sintomi:
- senso di paura e di pericolo imminente
- paura di morire
- paura di perdere il controllo
- paura di impazzire
- apprensione
- ipervigilanza
- inquietudine
Attacchi d’ansia e di panico
L’ansia può prendere il sopravvento evolvendo in veri e propri attacchi di panico. Per riconoscere un attacco d’ansia bisogna fare attenzione ai seguenti sintomi:
- accelerazione del battito cardiaco
- forte sudorazione
- debolezza
- senso di svenimento
- vertigini
Laddove l’attacco d’ansia si tramuta in attacco di panico, si possono manifestare anche i seguenti sintomi:
- vampate di calore
- brividi di freddo
- formicolii o intorpidimento alle mani
- nausea
- mal di stomaco
- sensazione di soffocamento
- paura di una catastrofe imminente
- straniamento e alienazione
- paura di perdere il controllo
- paura dei sintomi stessi, soprattutto quelli fisici
Spesso chi soffre di attacchi di panico si fa prendere dal timore e dalla paura degli stessi sintomi e li scambia per episodi di pazzia e attacchi di cuore rafforzati dalla sensazione di stare per morire. Si verificano senza preavviso e la persona non può prevedere quando esploderanno, questo provoca anche un senso di ansia e preoccupazione nell’attesa del verificarsi di un nuovo episodio.
Ansia generalizzata
In chi soffre d’ansia, questa può tramutarsi in uno stato mentale cronico e duraturo. I pensieri tendono così ad essere sempre negativi e nella quotidianità le difficoltà vengono amplificate, generando anche ansia da prestazione o preparatoria. I problemi e le difficoltà diventano paralizzanti e si finisce per allarmarsi al minimo malessere fisico.
L’escalation non si arresta e degenera in uno stato di ansia generalizzata e cronica che accompagna il paziente in ogni momento della sua vita.
Cure
Esistono fortunatamente delle terapie che vengono in aiuto a chi soffre di disturbi d’ansia. Si tratta dell’intervento professionale di uno psicologo o psicoterapeuta che in questi casi interviene proprio con la psicoterapia per l’ansia. La psicoterapia è il trattamento principalmente consigliato insieme alla terapia cognitivo comportamentale, una terapia considerata dalla comunità scientifica come prima scelta nella strategia di cura proprio per gli elevati tassi di efficacia registrati.
Alla terapia psicologica (che richiede solitamente alcuni mesi con sedute settimanali) può essere associata, a discrezione del medico, anche una terapia farmacologica parallela per alleviare i sintomi dell’ansia. I farmaci ansiolitici sono spesso impiegati occasionalmente e per brevissimi periodi, per evitare l’insorgere di problemi di assuefazione e astinenza. Un’altra opzione sono i farmaci antidepressivi con funzione ansiolitica. Seppure questi ultimi farmaci si sono dimostrati particolarmente efficaci, solitamente il beneficio è provvisorio e viene perso al momento di sospendere la terapia. Inoltre, gli antidepressivi tendono ad avere numerosi effetti collaterali come sonnolenza, disfunzioni sessuali, problemi gastrointestinali, aumento di peso, ecc.
Rimedi di altra natura
Il trattamento per l’ansia prevede quindi un approccio psicologico con, a seconda dei casi, un supporto farmacologico, ma si possono anche intraprendere dei percorsi paralleli per rafforzare sempre di più i benefici del trattamento principale. Si fa riferimento in tal senso all’acquisizione di tecniche avanzate di rilassamento per cercare di tenere sotto controllo i livelli estremi del disturbo d’ansia.
Strategie di meditazione mindfulness possono essere associate a rimedi naturali dalle forti proprietà calmanti, come la valeriana. Certamente si tratta di rimedi da aggiungere a terapie medicali, i quali non possono essere considerati come sostitutivi o risolutivi se usati singolarmente.