Peeling soft con acidi chimici

Peeling Soft

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I trattamenti dermocosmetici finalizzati al miglioramento, al ringiovanimento e alla rivitalizzazione della pelle sono numerosi; tra questi rientra il peeling soft, un trattamento basato sull’impiego di sostanze chimicamente attive come beta-idrossiacidi (acido salicilico), alfa-idrossiacidi (acido glicolico) e acidi carbossilici (acido piruvico) che permettono di rimuovere le cellule “morte” che si depositano in superficie e stimolare, così, i meccanismi di rinnovamento.

A fine trattamento, la pelle appare levigata, compatta e luminosa. Ecco perché il peeling viene ampiamente richiesto da chi desidera ottenere un aspetto più giovane, fresco e vitale.

A cosa serve il peeling soft?

Con il passare degli anni il fisiologico processo di rinnovamento cellulare rallenta, le cellule morte tendono a depositarsi sulla superficie della pelle e il loro accumulo comporta una riduzione sia dell’elasticità, sia dell’idratazione della superficie cutanea.

Il peeling soft, quindi, favorisce il turnover epidermico aiutando la pelle a rigenerarsi, eliminando le cellule devitalizzate e stimolando lo strato basale nel sintetizzare nuove cellule. Una volta compiuta l’esfoliazione, infatti, il risultato è subito ben visibile: la superficie epidermica è molto più morbida, tonica e luminosa.

Per chi è indicato il peeling soft?

Il peeling cosmetico è indicato prevalentemente alle donne con un’età superiore ai 35-40 anni, in quanto il trattamento permette di eliminare le cellule morte depositate in superficie e promuovere la rigenerazione epidermica.

Le pelli mature possono, infatti, beneficiare dell’azione del peeling cosmetico per ottenere luminosità e levigatezza, distendere le rughe, attenuare le macchie scure e rigenerare il collagene.

Come funziona il peeling cosmetico?

Il peeling cosmetico serve a esfoliare la pelle e quindi a favorire il ricambio cellulare attraverso una caratteristica azione chimica, a differenza di scrub e gommage che invece prevedono una microabrasione per rimuovere le cellule morte depositate sulla superficie della pelle.

Rispetto al peeling meccanico, il peeling cosmetico ha un’azione più profonda poiché i principi attivi impiegati hanno proprietà cheratolitiche che riducono la coesione dei corneociti per azione diretta sui desmosomi (le giunzioni tra le cellule). Più semplicemente, facilitano il distacco e l’eliminazione delle cellule morte e, al contempo, favoriscono il turnover cellulare.

Entrando più nel dettaglio, il peeling cosmetico ha i seguenti effetti cutanei:

  • migliora nettamente le fibre elastiche, andando a stimolare l’epidermide in profondità;
  • svolge un’azione anti-età attenuando gli inestetismi causati dall’invecchiamento cutaneo, come le piccole rughe;
  • minimizza le ipercromie, le cicatrici e i segni lasciati dall’acne lieve.

In base al risultato che si desidera ottenere, il peeling chimico può impiegare sostanze diverse. A tal proposito, è bene precisare che esistono prodotti per uso casalingo e prodotti impiegati nei trattamenti ambulatoriali, molto diversi tra loro nelle quantità e nella qualità. I prodotti professionali devono essere utilizzati solo e soltanto da personale medico specializzato, per evitare soprattutto effetti indesiderati.

Inoltre, i vari principi attivi impiegati per il peeling cosmetico hanno differenti profondità di azione, il che si traduce in un’intensità di esfoliazione più o meno invasiva; ciò dipende in particolare dalla loro concentrazione e dal pH definito. Se in ambito medico-estetico vengono eseguiti peeling medio-profondi, con un’esfoliazione cutanea marcata, i prodotti destinati all’uso domestico sono peeling superficiali, con sostanze più delicate che si limitano a esfoliare solo lo strato corneo della pelle.

Peeling soft con acido glicolico

Il peeling cosmetico può essere eseguito con acido glicolico, una sostanza ampiamente utilizzata in cosmetica per via del suo altissimo potere esfoliante. L’acido glicolico è composto da molecole piccolissime in grado di penetrare facilmente nell’epidermide e di rompere i legami tra le cellule corneali, cioè quelle che formano lo strato più esterno della pelle (strato corneo).

Così facendo, l’acido glicolico consente di eliminare gli strati più superficiali che rendono la cute spenta e opaca, favorire il fisiologico turnover cellulare e contribuire alla formazione di uno strato corneo nuovo e regolare.

A cosa serve il peeling soft con acido glicolico?

Data la sua altissima azione esfoliante, l’acido glicolico è ampiamente impiegato nei trattamenti di bellezza per rendere la pelle più liscia, attenuare le rughe e rendere meno evidenti le discromie e le cicatrici da acne.

Più in particolare, il peeling con acido glicolico è indicato per:

  • depigmentare le macchie scure;
  • esfoliare l’epidermide;
  • trattare l’acne;
  • attenuare le cicatrici visibili e le occhiaie;
  • regolare l’azione del sebo nelle pelli grasse;
  • prevenire la formazione delle macchie scure a seguito dell’esposizione al sole;
  • combattere la secchezza della pelle.

Inoltre, l’acido glicolico è efficace nel trattamento di alcune condizioni dermatologiche come la psoriasi, la cheratosi e la dermatite seborroica.

Non solo, perché se impiegato da medici estetici e specializzati, l’acido glicolico può essere impiegato anche nel trattamento di:

  • invecchiamento cutaneo;
  • lentiggini;
  • melasma;
  • lentigo senili;
  • rughe superficiali;
  • smagliature.

Queste condizioni possono essere trattate anche in casa tramite l’applicazione di apposite creme a base di acido glicolico prescritte dal medico.

Il peeling soft con acido glicolico ha controindicazioni ed effetti collaterali?

L’acido glicolico impiegato nel peeling soft offre un gran numero di benefici, ma bisogna prestare molta attenzione alle possibili controindicazioni. Per esempio, non bisogna sottovalutare il suo potere schiarente ed esfoliante, che sulle pelli più sensibili o allergiche può rivelarsi eccessivamente aggressivo.

Prima di procedere con il peeling soft, quindi, è opportuno testare una piccola quantità di acido glicolico su una parte di pelle e riscontrare eventuali bruciori, pizzicori o reazioni in generale.

Peeling soft acido salicilico

Altro principio attivo impiegato per il peeling soft è l’acido salicilico, appartenente ai beta-idrossiacidi e dotato di note proprietà esfolianti molto richieste in ambito cosmetico. La sua azione, però, abbraccia anche altri aspetti: esercita, infatti, anche un’attività analgesica, antiflogistica, fungicida e batteriostatica, il che lo rende tra i principali protagonisti dei principi attivi impiegati anche in ambito farmaceutico per il trattamento di disturbi non solo cosmetici.

Focalizzando l’attenzione sull’aspetto dermatologico e cosmetico, l’acido salicilico è molto apprezzato per la sua azione cheratolitica ed esfoliante: quando applicato sulla pelle, infatti, è in grado di spezzare la catena proteica della cheratina presente nei corneociti, in modo da diminuire le forze di coesione che uniscono le cellule tra loro. Di conseguenza, favorisce l’esfoliazione degli strati più superficiali della pelle e, al contempo, il rinnovamento cellulare.

A cosa serve il peeling soft con acido salicilico?

Il peeling soft con acido salicilico è particolarmente indicato per il trattamento dell’acne e della pelle impura. Se eseguito in una forma più intensa, si rivela efficace anche in presenza di acne papulo-pustolosa lieve o moderato, poiché va a eliminare il “tappo” di cheratina e liberare il follicolo pilo-sebaceo riducendo i segni e i sintomi del disturbo.

Il peeling soft con acido salicilico ha controindicazioni ed effetti collaterali?

In genere, i cosmetici a base di acido salicilico sono ben tollerati da quasi tutti i tipi di pelle e non causano problemi. Tuttavia, non è possibile escludere del tutto la possibilità che possano insorgere reazioni allergiche in pazienti sensibili, come:

  • rush cutaneo;
  • alterazione del colore della pelle;
  • orticaria;
  • mani e piedi gonfi;
  • arrossamento degli occhi;
  • anafilassi, nei casi più gravi.

In ogni caso, la principale controindicazione all’uso dell’acido salicilico nel peeling soft cosmetico riguarda quasi esclusivamente la presenza di allergie note ai salicilati.

Peeling soft con acido piruvico

In dermatologia e in medicina estetica l’acido piruvico consiste in uno degli esfolianti maggiormente impiegati nel peeling chimico e in un importante depigmentante. Al contempo, è considerato un efficace cheratolitico in grado, quindi, di contrastare la crescita eccessiva dello strato corneo della pelle (cheratosi).

A cosa serve il peeling soft con acido piruvico?

L’acido piruvico, grazie al suo pH basso, svolge un’azione cheratolitica indicata per l’esfoliazione della pelle in ambito dermatologico e cosmetico. Date le sue piccole dimensioni riesce a penetrare facilmente tra i cheratinociti più superficiali della pelle, eseguendo un peeling superficiale e uniformando il colorito e la luminosità della cute.

Non appena giunto nel derma papillare, l’acido piruvico sprigiona tutta la sua azione biologica scatenando una leggera reazione infiammatoria (eritema da vasodilatazione) e favorendo la formazione di nuove fibre di collagene.

Inoltre, grazie alla sua azione schiarente, l’acido piruvico trova impiego anche nella dermocosmesi per il trattamento del cloasma.

In generale, il peeling soft con acido piruvico è indicato per il trattamento delle seguenti condizioni:

  • cloasma;
  • dermatite seborroica;
  • eritrosi;
  • acne in fase attiva;
  • iperpigmentazioni post infiammatorie e post-attiniche;
  • cicatrici da acne;
  • rughe sottili;
  • discheratosi;
  • cheratosi attiniche;
  • ipercheratosi circoscritte.

Il peeling soft con acido piruvico ha controindicazioni ed effetti collaterali?

L’acido piruvico è, solitamente, ben tollerato da tutti i tipi di pelle e non causa alcun problema. Nonostante ciò, la sua applicazione a livello locale è spesso associata a una sensazione intensa e immediata di bruciore, tuttavia lieve e momentaneo.

Nei giorni successivi al trattamento, l’acido piruvico può provocare una desquamazione passeggera del viso di tipo “furfuracea” e solo alcuni pazienti con fototipo scuro possono manifestare iperpigmentazione temporanea.

Ogni quanto eseguire il peeling soft?

La frequenza di esecuzione del peeling soft dipende dalla tipologia della pelle da trattare: i peeling superficiali e casalinghi possono essere eseguiti da 1-2 volte a settimana a 1-2 volte al mese e si possono ripetere fino a 3-4 volte in un anno.

L’uso periodico è più indicato per le pelli miste, poiché hanno una maggiore esigenze di essere esfoliate e di ridurre il sebo in superficie in modo da prevenire la formazione di brufoli.

Peeling soft e precauzioni

Quando si decide di sottoporsi a un trattamento di peeling soft è molto importante attenersi ad alcune semplici linee guida:

  • il peeling cosmetico non deve essere eseguito prima, dopo o durante l’esposizione della pelle ai raggi ultravioletti artificiali o naturali, poiché le sostanze utilizzate privano l’epidermide della sua fisiologica protezione e la espongono maggiormente all’assorbimento delle radiazioni UV;
  • è sconsigliato eseguire il peeling cosmetico per più di 2 volte a settimana, perché potrebbe irritare la pelle o renderla eccessivamente reattiva, soprattutto se particolarmente secca e/o sensibile;
  • chiedere sempre al dermatologo prima di procedere se sulla cute sono presenti inestetismi o problematiche specifiche, come la couperose.

Inoltre, è bene sottolineare che il peeling cosmetico è controindicato in presenza di herpes labiale in atto o se si presenta frequentemente, a seguito di trattamenti estetici ambulatoriali, in presenza di acne in fase attiva o di ferite aperte e durante la gravidanza.

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