Sintomi e Trattamento della Prostatite Acuta Batterica: Guida Completa

Prostatite acuta batterica: cause, sintomi e cura

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Quando si parla di salute e prevenzione maschile, la prostata è un argomento piuttosto scottante, dato che spesso e volentieri si rivela causa di problemi – più o meno gravi – per i pazienti colpiti.

La condizione più diffusa, a questo proposito, è la prostatite, cioè l’infiammazione della prostata (o ghiandola prostatica). Si tratta di una neoplasia non collegata né a processi tumorali, né all’ingrossamento anomalo della prostata e può essere di vario tipo: batterica acuta o cronica, non batterica e asintomatica.

Per identificare la tipologia precisa di prostatite in atto è necessaria un’accurata diagnosi che, così come previsto presso il Poliambulatorio Jesolo Medical Care, comprende esami del sangue, esami delle urine e test su campioni di sperma e liquido prostatico. In base ai risultati ottenuti e al tipo di prostatite diagnosticato è possibile procedere con la terapia più indicata.

Nel caso specifico della prostatite acuta di origine batterica, conosciuta anche come prostatite di tipo I o prostatite acuta batterica, si ha a che fare con l’infiammazione della prostata a causa di batteri, la cui comparsa è solitamente rapida e improvvisa.

Quali sono le cause della prostatite acuta batterica?

La prostatite acuta batterica, come si può evincere dal nome stesso, è causata da batteri specifici che attaccano la prostata e causano una serie di sintomi. Nello specifico, i batteri in questione possono essere:

  • i batteri responsabili di infezioni sessualmente trasmissibili, come clamidia e gonorrea, che entrano in gioco in occasione di un rapporto anale con una persona infetta;
  • i batteri che causano infezioni urinarie, come cistite e uretrite, e che si diffondono per via ematica o diretta;
  • i batteri che si trovano normalmente nell’intestino retto, come l’escherichia coli, che fuoriescono dal loro luogo di origine per colonizzare la ghiandola prostatica.

Non solo, perché alcune forme di prostatite acuta batterica possono scaturire a seguito di epididimiti (infiammazione dell’epididimo), fimosi (restringimento anomale del prepuzio), biopsia della prostata, traumi lesivi a livello del perineo (tra ano e scroto) e ostruzioni del collo vescicale.

Al contempo, esistono anche alcuni fattori di rischio che concorrono all’insorgenza della prostatite acuta batterica:

  • bere poca acqua, il che aumenta il rischio di infezioni batteriche delle vie urinarie;
  • presenza, appunto, di un’infezione batterica delle vie urinarie;
  • avere più partner sessuali;
  • avere rapporti sessuali non protetti con partner affetti da infezioni sessualmente trasmissibili;
  • cateterismo vescicale;
  • immunodepressione, in particolare AIDS e diabete;
  • presenza di orchite, cioè l’infiammazione di uno o di entrambi i testicoli;
  • ansia e stress.

Quali sono i sintomi della prostatite acuta batterica?

Solitamente, la prostatite acuta batterica si manifesta in modo improvviso e repentino, accompagnata da sintomi tipici come:

  • febbre alta con brividi;
  • sensazione di forte malessere;
  • dolore alla zona pelvica, lombare, intorno all’ano, vicino all’inguine e/o allo scroto;
  • necessità impellente di urinare;
  • nicturia, cioè bisogno di urinare durante la notte;
  • disuria, cioè minzione dolorosa;
  • ematuria, cioè presenza di sangue nelle urine;
  • stranguria, cioè minzione interamente e dolorosa;
  • urine maleodoranti;
  • difficoltà nello svuotare totalmente la vescica;
  • flusso urinario ridotto;
  • dolore durante i rapporti sessuali;
  • eiaculazione dolorosa;
  • emospermia, cioè presenza di sangue nello sperma.

La prostatite acuta batterica è a tutti gli effetti una condizione di emergenza che, se non trattata immediatamente e adeguatamente, può sfociare in complicanze molto spiacevoli, tra cui:

  • infiammazione cronica;
  • trasmissione dell’infezione batterica a organi e tessuti adiacenti;
  • passaggio dell’infezione batterica al sangue;
  • ascesso prostatico;
  • incapacità di urinare.

Così come sottolineano anche gli urologi di Jesolo Medical Care, non esistono prove scientifiche sulla correlazione tra prostatite acuta batterica e sviluppo di neoplasie a carico della prostata.

Come si diagnostica la prostatite acuta batterica?

Per ottenere una diagnosi di prostatite acuta batterica e, soprattutto, risalire alla causa scatenante, sono necessari un’accurata anamnesi è uno scrupoloso esame obiettivo, ai quali seguono la cosiddetta esplorazione rettale digitale (ERD) e la palpazione dei linfonodi inguinali.

Infine, si richiedono anche determinati esami di approfondimento: esami del sangue, esami delle urine, esami di laboratorio su un campione di liquido prostatico, spermiocoltura, tampone uretrale, esame urodinamico ed ecografia prostatica transrettale.

Solitamente, i principali batteri responsabili della prostatite acuta batterica che vengono rilevati tramite gli esami finora elencati sono:

  • klebsiella;
  • escherichia coli;
  • proteus.

Una volta ottenuta una diagnosi certa ed essere risaliti alla causa scatenante della prostatite acuta batterica è possibile procedere con una terapia mirata.

Come si cura la prostatite acuta batterica?

Il trattamento principale della prostatite acuta batterica prevede la terapia antibiotica. Dato che la condizione è poco sensibile all’azione antibiotica è fondamentale che la terapia si prolunghi per diverse settimane, fino a quando non si ottengono i risultati desiderati.

Tra i principali antibiotici impiegati per la cura della prostatite acuta batterica rientrano:

  • fluorochinoloni, come ofloxacina, ciprofloxacina, levofloxacina e norfloxacina;
  • tetracicline, come doxiciclina;
  • trimetoprim-sulfametoxazolo.

Ovviamente spetta al medico urologo scegliere quale antibiotico somministrare al paziente, in che posologia e per quanto tempo. Tendenzialmente, la terapia antibiotica dura da 3 a 6 settimane, ma è possibile che i tempi si allunghino.

Durante il trattamento antibiotico è fondamentale che il paziente non interrompa in alcun modo l’assunzione dei farmaci, anche se i sintomi sembrano regredire; il fatto che la sintomatologia diminuisca, infatti, non indica una completa guarigione e l’interruzione precoce del trattamento potrebbe essere a successive ricadute.

Inoltre, insieme alla terapia antibiotica, gli urologi di Jesolo Medical Care potrebbero prescrivere ulteriori trattamenti farmacologici a base di:

  • alfa-bloccanti, che rilasciano la muscolatura liscia di prostata e vescica riducendo le problematiche urinarie. Si rivelano particolarmente efficaci la doxazosina, la terazosina e il tamsulosin;
  • antidolorifici, in particolare il paracetamolo e l’ibuprofene, per alleviare il dolore.

Infine, così come per tutte le patologie, anche condurre uno stile di vita sano ed equilibrato può essere d’aiuto nel trattamento della prostatite acuta batterica, in particolare è consigliato:

  • bere molta acqua, per evitare la disidratazione e favorire l’eliminazione dei batteri;
  • astenersi dalla pratica sessuale, prediligendo invece la masturbazione, dato che l’eiaculazione contribuisce allo svuotamento della prostata da tutti i batteri che l’hanno infettata;
  • astenersi dal ciclismo in generale, poiché sedersi in sella alla bici comporta una pressione a carico della prostata;
  • utilizzare il cosiddetto “cuscino a ciambella” per sedersi;
  • fare bagni caldi;
  • seguire una dieta priva di caffè, alcol, spezie e altri alimenti irritanti.

Si può guarire dalla prostatite acuta batterica?

Sì, è possibile guarire dalla prostatite acuta batterica, a patto che si ottenga una diagnosi precoce e si metta in pratica un trattamento mirato e adeguato. Identificando tempestivamente le cause scatenanti e trovando la cura ideale, infatti, è possibile curare del tutto lo stato infiammatorio; in caso contrario, invece, si corre il rischio di cronicizzazione dell’infiammazione, batteriemia e ricadute.

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